Campionato
Italiano VST 2001 |
Maggiora,
14-10-2001
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Ecco
una breve carrellata di immagini delle vetture che hanno partecipato
alle gare viste da vicino.
A sinistra l'abitacolo della Alfa di
Busato Gruppo 2 con il posto di guida molto arretrato che consente un
miglior bilanciamento dei pesi con miglior inserimento in curva e una
migliore trazione (naturalmente si tratta di piccole differenze di
prestazioni rispetto alla configurazione di guida originale)
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A
proposito di abitacoli ecco quello della Delta di Fabrizio Andolina
con il cruscotto molto artigianale che somiglia nell'estetica a quello
della Delta S4... |
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...ed
ecco il vano motore con la batteria che ha bisogno di una bella
ricarica. Il regolamento non prevede l'obbligo dell'alternatore ma la
vetture deve essere capace di avviarsi da sola sulla griglia di
partenza senza l'aiuto di collegamenti esterni |
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Altra
visione del motore di Andolina. |
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A
proposito di abitacoli ecco quello del vincitore della prova del
gruppo 1 Binci su Peugeot 205. Si nota la mancanza dell'impianto
estinguente dal momento che non è obbligatorio (al contrario dei
rally) poiché l'eventuale intervento dovrebbe avvenire dall'esterno
per opera dei commissari di pista. |
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Ed
ecco un'immagine dedicata alle gomme adottate; queste sono parecchio
scolpite ma ho visto anche alcuni concorrenti adottare delle semplici
gomme stradali come le Pirelli P2000. |
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Ora
alcune immagini dedicate alle monotipo limited.
Ivano Cistana occupato a sostituire
un triangolo piegato della sospensione anteriore. Gli interventi su
questo tipo di prototipi sono semplici e veloci e si può sperare di
mettere a posto la vettura tra una manche e l'altra sperando di non
rompere completamente anche il motore...
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...ma
la speranza è l'ultima a morire e allora è bene portarsi dietro
anche quello. |
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Qui
un'immagine dedicata al prototipo di Alberto Busco che avrà problemi
alla sospensione posteriore destra e si dovrà ritirare durante la
finale. Il motore è trasversale mentre la sospensione stessa è
formata da un triangolo inferiore e due tiranti superiori più il
gruppo molla-ammortizzatore che blocca il portamozzo. Uno dei tiranti
ha il compito di regolare la convergenza delle ruota; l'altro blocca
trasversalmente la ruota che non si piega in curva, uno schema a metà
tra il McPherson e il multilink. La batteria è posta posteriormente a
sbalzo per garantire probabilmente un maggior sottosterzo alla vettura
che la fa diventare meno nervosa da guidare. Il silenziatore
obbligatorio sembra un Termignoni, lo stesso usato sui motori Ducati
che corrono il mondiale superbike. |
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Stesso
schema anche per Massimiliano Narda, questa volta smontato e bisognoso
di riparazioni. Da notare che l'intera sospensione è montata su
Uniball. |
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Qui
un'altra prospettiva del posteriore della vettura di Narda. |
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Qui
a sinistra immagine dedicata al posteriore di Paolo Busco. |
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Schema
diverso invece per il numero 777 Salvatore Vigliarolo che adotta un
braccio inferiore vincolato assialmente in due punti che può solo
ruotare, con puntone verticale. Il motore è posteriore, a sbalzo,
longitudinale.
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Mi
scuso per le poche immagini raccolte. Il nostro corrispondente aveva
fretta e se ne è andato presto...
...ci si scusa inoltre per gli
eventuali errori ma le immagini come si vede non sono sempre chiare.
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