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Il mondo della F1 è scosso da alcune dichiarazioni recenti rilasciate da un ex pilota molto noto a tutti. Di chi si tratta? Che cosa ha rivelato? Ecco tutto quello che c’è da sapere su questo specifico argomento.
La stagione di F1 si è appena conclusa con il primo storico successo di Lando Norris. Il pilota britannico si è laureato campione del mondo di Formula 1 proprio domenica 7 dicembre, data dell’ultima gara del mondiale 2025 sulla pista di Abu Dhabi. Norris è riuscito a portare la sua McLaren al titolo, nonostante una incredibile rimonta negli ultimi mesi del quattro volte campione del mondo in carica Max Verstappen. La rimonta dell’olandese si è fermata ad appena due punti.
Il 2026 sarà una stagione rivoluzionaria per tutto il mondo della F1. Ci sarà, infatti, un notevole cambio delle regole, con tutti i team che ripartiranno da zero nello sviluppo delle loro monoposte. Queste saranno molto più strette e corte e disporranno di motori da circa 1000 CV e di una potenza elettrica al 50%. Inoltre, si dirà addio al DRS (con l’aerodinamica attiva), mentre ci sarà spazio per l’Overtake Mode e per il Boost Mode. In pratica, le decisioni del singolo pilota prese in tempo reale saranno maggiormente importanti rispetto al passato.
In questo testo, però, vogliamo porre le nostre attenzioni su alcune rivelazioni che hanno scosso l’intero mondo della Formula 1. Chi è stato a dire qualcosa di abbastanza “forte” sul futuro di uno dei team più importanti presenti nel paddock? Ecco tutti i dettagli a riguardo.
Le rivelazioni dell’ex pilota scuotono la F1
L’ex pilota di F1, Juan Pablo Montoya, è convinto che la Red Bull possa presto prendere decisioni drastiche all’interno del team. Il colombiano – intervistato da Grosvenor Casinos – ha preso spunto dagli addii di Adrian Newey, Jonathan Weathley, Christian Horner e di Helmut Marko. Ecco che cosa ha rivelato Montoya.

L’ex pilota colombiano di F1 pensa che tutta la governance austriaca di Red Bull ha intenzione di prendere in mano da sola tutta la gestione della scuderia, instaurando una sorta di “dittatura“.
Queste le forti parole in tal senso pronunciate da Montoya: “Da quanto si dice, l’Austria vuole essere più coinvolta e gestire la squadra, ma è un’arma a doppio taglio. Se ottengono un maggiore controllo sulla squadra, allora diventa una dittatura. Non mi piace usare questa parola, ma ci sarà un unico modo di fare le cose, un’unica direzione, sotto un’unica leadership“.
