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Addio a queste auto nel 2026: non saranno più in vendita, che dramma

addio auto 2026Addio a queste auto nel 2026 (www.autocrossitalia.it)

Diverse case stanno rinnovando le proprie gamme per rispondere alle normative sulle emissioni e alle mutate esigenze dei consumatori.

Con l’avvicinarsi del 2026 si profilano importanti cambiamenti nel mercato automobilistico europeo, segnati dall’uscita di produzione di numerosi modelli iconici e dall’avvento di nuove soluzioni, in particolare nel segmento elettrico. Diverse case automobilistiche stanno infatti rinnovando le proprie gamme per rispondere alle normative sulle emissioni e alle mutate esigenze dei consumatori, mentre alcune vetture amate dal pubblico lasciano definitivamente il mercato.

Addii importanti tra i modelli Audi e BMW

Tra i marchi più colpiti dal rinnovamento c’è indubbiamente Audi, che nel 2026 dirà addio a due modelli entry level molto apprezzati: l’A1 e la Q2. Questi saranno sostituiti da un nuovo SUV compatto a propulsione elettrica, considerato l’erede spirituale della storica A2. Un’altra vettura in uscita è la Q8 e-tron, il SUV elettrico di lusso che ha registrato un calo significativo nelle immatricolazioni, portando alla sua interruzione produttiva già a partire da febbraio 2026.

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Quante auto non vedremo più nel 2026 (www.autocrossitalia.it – X Jeep)

Anche BMW si prepara a una serie di cambiamenti rilevanti. La produzione della X4 terminerà nel 2026, ma è previsto il lancio di un nuovo modello all’interno della famiglia Neue Klasse, caratterizzata da tecnologie innovative e una spinta verso l’elettrificazione. Le sportive Z4 e la coupé X6 lasceranno il mercato rispettivamente dopo 23 e molti anni di presenza, con la Z4 che uscirà definitivamente a marzo 2026. La X2, invece, continua a crescere in popolarità, mantenendo saldo il proprio ruolo nel segmento.

Un altro addio storico è quello della Ford Focus, che dopo 27 anni di carriera esce di scena. Questo avviene in un momento in cui l’Ovale Blu ha già cancellato diversi modelli chiave come Ka, Mondeo e Fiesta, segnando un cambio strategico verso nuove piattaforme e propulsioni.

Per quanto riguarda il mercato giapponese, la Honda Civic Type R non sarà più disponibile in Europa, anche se la produzione continua per altri mercati. Tra le novità nel gruppo Stellantis, spicca la fine della produzione della Jeep Renegade, assemblata a Melfi, in Italia, un modello che ha avuto successo ma che ora cederà il passo a nuove strategie di prodotto. Molto incerta è invece la sorte della Mercedes Classe A, per la quale non è ancora stata presa una decisione definitiva.

Altri modelli in uscita includono la Mitsubishi Colt, che dopo soli due anni di mercato viene ritirata, e la Space Star, una delle vetture più economiche attualmente in vendita, anch’essa destinata a sparire. La Nissan GT-R, mito tra gli appassionati di auto sportive, ha già chiuso gli ordini a marzo 2025, segnando un addio doloroso per i cultori delle vetture a benzina ad alte prestazioni.

Il settore delle sportive non è immune a questi cambiamenti. Porsche ha annunciato il ritiro delle iconiche 718 Boxster e Cayman, mentre Suzuki mette fine alla produzione di tre modelli chiave: Ignis, Jimny e Swace, a causa delle nuove normative europee sulle emissioni di CO2 sempre più restrittive.

La leggendaria Toyota Supra saluterà anch’essa il pubblico europeo, chiudendo un capitolo importante nel panorama delle sportive giapponesi. Nel gruppo Volkswagen, invece, si registrano due addii di rilievo: la T-Roc Cabriolet, una delle poche cabriolet compatte sul mercato, e soprattutto la Touareg, presente ininterrottamente dal 2002, che lascia spazio a nuovi modelli con tecnologie avanzate e propulsioni più sostenibili.

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