Arriva la data più attesa da tutti. Non ci vorrà molto: presto, tutti avranno un’automobile elettrica, senza svenarsi per guidarla.
Il futuro dell’auto elettrica si fa sempre più concreto e promettente. A confermarlo è il professor Ferdinand Dudenhoffer, una delle voci più autorevoli nel settore automotive, noto per le sue previsioni puntuali e spesso azzeccate sul mercato automobilistico. Nel corso di una recente intervista al quotidiano tedesco Neue Osnabrücker Zeitung, Dudenhoffer ha tracciato un quadro chiaro e ottimista sull’evoluzione delle auto elettriche, sottolineando come entro il 2030 queste ultime supereranno in convenienza economica i tradizionali veicoli a motore termico.
L’analisi del professor Dudenhoffer si basa su dati concreti e sulle innovazioni tecnologiche in arrivo. La domanda cruciale è: quando le auto elettriche diventeranno più accessibili rispetto alle auto a combustione interna? La risposta del guru dell’automotive è chiara: “Entro il 2030 le auto elettriche costeranno meno delle termiche”. Questo cambio di paradigma sarà trainato da una rivoluzione tecnologica nelle batterie, con l’introduzione delle batterie allo stato solido.
Queste batterie rappresentano il prossimo salto evolutivo del mercato. A differenza delle batterie tradizionali agli ioni di litio, le batterie allo stato solido sono più leggere, più sicure e consentono tempi di ricarica molto più rapidi. Inoltre, promettono una durata notevolmente superiore, con un’efficienza che potrebbe mantenersi stabile anche per decenni. Toyota, al momento uno dei pionieri di questa tecnologia, ha confermato l’arrivo sul mercato di veicoli dotati di batterie allo stato solido già entro il 2027. Questi modelli garantiranno un’autonomia fino a 1.200 chilometri, un traguardo che rivoluzionerà l’esperienza di guida e la praticità del veicolo elettrico.
C’entra anche la Cina!
Il professore non ha mancato di esprimere critiche sul recente incontro tra i CEO delle principali case automobilistiche e il governo tedesco, definendolo una “cortina fumogena”. Secondo Dudenhoffer, il tentativo di rallentare l’abbandono dei motori termici è poco realistico, soprattutto considerando la necessità di una massiccia riqualificazione professionale per i lavoratori coinvolti. “Non si può pretendere che il 100% dei dipendenti continui a lavorare senza riqualificarsi”, ha sottolineato con fermezza.

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Sul fronte internazionale, il docente rimarca l’importanza crescente della Cina nel settore elettrico. Le case automobilistiche cinesi, infatti, stanno rapidamente superando Tesla in termini di volumi e innovazione, consolidando la posizione del Paese come leader mondiale nella transizione verso la mobilità elettrica. Anche l’Europa, tuttavia, non potrà sottrarsi a questa trasformazione: con normative sulle emissioni sempre più stringenti in vigore dal 2030, il mercato europeo vedrà un netto calo delle auto termiche, sostituite progressivamente da veicoli a zero emissioni.
L’attesa per le batterie allo stato solido non è nuova, ma il loro ingresso imminente sul mercato segna un punto di svolta. Già oggi si parla di batterie semi-solide, un passo intermedio verso la tecnologia definitiva, che promette di risolvere molti dei problemi legati all’autonomia, al peso e alla sicurezza delle batterie tradizionali. Il successo di questa tecnologiadipenderà anche dalla capacità delle case automobilistiche di contenere i costi, fattore chiave per rendere le auto elettriche davvero competitive sul piano economico.
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