Cinghia di distribuzione, con quale frequenza cambiarla in base al tipo di motore

Sai davvero come trattare questo componente fondamentale del motore della tua auto? Ti spieghiamo subito i trucchi più importanti. 

Sono ormai lontani i bei tempi andati in cui la meccanica delle auto era così semplice che, perfino con una cintura dei pantaloni, si poteva momentaneamente riparare la cinghia di distribuzione del motore della nostra automobile. Ad oggi, le cose sono ben più complicate e complesse e, come tutti i componenti che mantengono operativa la nostra vettura, anche questo richiede un bel po’ di cura.

Partiamo dalle basi, ossia, che cos’è la cinghia di distribuzione del motore. Questo strumento solitamente realizzato in gomma altro non è che una fascia dentata che sincronizza i movimenti dell’albero motore con quelli dell’albero a camme. Essendo sottoposta ad un’usura non indifferente, non è raro che questa cinghia si rovini con il tempo, spesso, “perdendo” progressivamente i suoi denti in gomma che vanno ad appiattirsi.

I sintomi di una cinghia che non sta facendo bene il suo lavoro possono essere confusi con quelli di un motore poco efficiente, per questo, un’ispezione visiva periodica è la soluzione migliore, per non trascurare il problema trasformando quello che è un lavoro da poche ore e centinaia di euro in un laborioso intervento che ne può costare migliaia per risolvere anche altri problemi. Ma ogni quanto tempo va fatta?

Dipende quanto usi il tuo mezzo: gli intervalli in cui controllare

A seconda della vettura che utilizzate, l’intervento potrebbe essere svolto più o meno spesso. Partiamo dalle automobili elettriche che hanno un enorme vantaggio: il loro motore a batteria non prevede l’utilizzo della cinghia, il che vuol dire che non avrete mai questo problema! Se si parla di termine, invece, i meccanici consigliano un range di distanza intermedio in cui fare i controlli.

Le vetture termiche, sia diesel che benzina, dovrebbero ricevere un controllo alla cinghia di distribuzione ogni 60.000 – 160.000 chilometri massimo, a seconda dell’anno di produzione e del livello di usura del motore a cui sottoponete la vettura. Chiaramente se la usate ogni giorno, il componente tenderà a rovinarsi molto prima.

Come abbiamo accennato, basta anche una semplice ispezione visiva per capire se la cinghia ha dei problemi, ecco perché noi vi consigliamo semplicemente di tirare su il cofano ogni 60.000 chilometri e controllare ed, eventualmente, provvedere alla sostituzione. Ricordate, una spesa periodica di poche centinaia di euro vi risparmierà l’imbrega di spenderne a migliaia per un motore a pezzi.