Aumento importante per questi guidatori, la disperazione è nell’aria per milioni di italiani. Chi ancora deve comprare una macchina, corre già ai ripari.
Possedere un’automobile sta diventando una faccenda davvero molto costosa, al punto che viene da chiedersi se i governi europei, per limitare l’inquinamento, non abbiano deciso di rendere possedere una vettura un lusso come accade già in stati sul modello di Singapore, dove le tasse per guidare un’auto sono così alte da far preferire bici e autobus a molti. Il problema, in stati come l’Italia, rimane che non tutte le città hanno un servizio di trasporti pubblici così efficiente da consentirlo.
Teorie a parte, è chiaro che questo aumento dei costi di gestione di una vettura sia anche viziato da componenti sempre più rari e costosi – i famosi microchip – dalle problematiche economiche che abbiamo affrontato come Covid, Guerra in Ucraina e crisi di approvvigionamento per molti componenti fondamentali per produrre le vetture, negli ultimi anni.
Se però pensate che comprare o noleggiare un’auto sia troppo costoso, non avete ancora visto quanto potrebbe arrivare a costare un pieno, specie di questo tipo di carburante, ora che il Governo Meloni ha deciso di ripristinare le accise. Dal prossimo anno, gli automobilisti italiani che guidano questo tipo di vetture – e non sono pochi – avranno a che fare con una situazione a dire poco tragica.
Diesel in aumento, in milioni corrono ai ripari
La nuova Riforma Finanziaria è sfociata purtroppo in un aumento del carburante, specie del gasolio, tramite una maggiore tassazione su quello che è un bene fondamentale. Almeno, per il 14% degli italiani che nel 2024 hanno comprato un’auto nuova scegliendo proprio il gasolio convinti di risparmiare. E invece, ecco l’amara sorpresa, in forma di un antipatico rincaro di 4,05 centesimi per litro in più. Una spesa di 2 euro e mezzo per un pieno di 50 litri, in poche parole.

Addio ai modelli diesel a basso costo – www.Autocross.it
Ovviamente parliamo di cifre che non sposteranno poi tanto ad un benestante ma che per molti italiani che fanno i conti a fine mese solo per sopravvivere e che magari hanno fatto sacrifici per comprare una vettura a gasolio proprio pensando di poter risparmiare qualche decina d’euro da mettere da parte al distributore ogni mese è una batosta difficile da digerire.
Cosa possiamo aspettarci, a questo punto? Presto detto, una bella diminuzione delle vendite di automobili diesel che in Italia, fino allo scorso anno, erano sicuramente i modelli più scelti come raccontano i dati. Gennaio del prossimo anno ci darà sicuramente un indicatore su cui basarci per capire se il rincaro convincerà gli italiani a spostarsi su mezzi alternativi o, addirittura, virare sulle automobili elettriche che non avranno questo problema.
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